La formazione per me...

Ci sono molti studiosi e ricercatori che possono spiegare con parole migliori delle mie che cos'è la formazione. 

A me piace partire dalle parole di una favola che ho trovato nel libro "Racconti per la formazione" di Margaret Parkin:

 

"Cammino lungo una strada. C'è una buca profonda nel marciapiede. Ci cado dentro. Sono perduta. Non è colpa mia. Ci metto un'eternità a trovare una via d'uscita.

Cammino lungo la stessa strada. C'è una buca profonda nel marciapiede. Faccio finta di non vederla. Ci ricado dentro. Non posso credere di ritrovarmi nello stesso posto. Ma non è colpa mia. Ci metto sempre un'eternità a venirne fuori.

Cammino lungo la stessa strada. C'è una buca profonda nel marciapiede. La vedo. Ma ci cado dentro lo stesso. E' un'abitudine. Tengo gli occhi aperti. So dove mi trovo. E' colpa mia. Ne esco subito.

Cammino lungo la stessa strada. C'è una buca profonda nel marciapiede. Ci giro intorno.

Cammino lungo un'altra strada..."

 

Vedo la formazione come:

- un processo che porta al cambiamento

- uno spazio sicuro dove poter sperimentare e mettersi in atto

- un viaggio in cui una delle soste obbligate è la consapevolezza di sé

- un processo che ci porta a lavorare sulle relazioni tra noi e l'ambiente in cui viviamo per costruire maggiori e migliori strategie di interazione e ottenere quindi risposte più funzionali.